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Progetto N. 66/I.P.
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Attività avviate
 

Nell’ambito del progetto generale “Recupero ambientale e valorizzazione produttiva del versante adriatico della fascia costiera Salentina”, inserito nell’Iniziativa Comunitaria PESCA, nel quinquiennio 1996-2000, sono state avviate le seguenti attività sperimentali:

1) Allevamento di specie ittiche marine.
In particolare, le specie orata (Sparus aurata), spigola (Dicentrarchus labrax) e sarago pizzuto (Diplodus puntazzo), sono state allevate con un sistema di tipo semi-intensivo utilizzando gabbie in rete di nylon sostenute da pali in castagno , mentre nella restante parte del bacino è stato praticato l’allevamento estensivo di un numero svariato di specie (orata, spigola, sarago, cefalo, anguilla, sogliola, triglia).

lavoriero Le produzioni annue dell’estensivo sono state determinate valutando le catture, per specie, in un lavoriero artigianale operativo durante il periodo settembre-dicembre di ogni anno.

2) Monitoraggio ambientale e controllo della qualità delle acque, attraverso un sistema automatico di controllo chimico-fisico e mediante analisi chimiche e microbiologiche (queste ultime effettuate in collaborazione con il Laboratorio d’Igiene) al fine di acquisire serie storiche di dati ambientali per accertare il livello trofico di questo ecosistema anche in relazione agli interventi realizzati.

3) Manutenzione e pulizia dei canali mediante rimozione periodica dei sedimenti al fine di migliorare gli scambi idrici e la circolazione delle acque e assicurare condizioni idonee per lo svolgimento delle varie attività;

4) Piantumazione di individui della specie arborea autoctona ginepro coccolone (Juniperus oxycedrus).
Le piantine, provenienti da un vivaio locale, sono state messe a dimora su un tratto di duna sufficientemente riparato, disposte in fila ad una distanza di circa 1,5 m l’una dall’altra o raggruppate in aree depresse adiacenti.
L’intervento, realizzato in collaborazione con il Laboratorio di Botanica Sistematica del Dipartimento di Biologia di Lecce, risulta fino ad oggi l’unico attuato in Italia ed ha il fine di consolidare la duna e valorizzarne l’habitat.

5) Percorso Naturalistico.


Bacino di Acquatina - Percorso naturalistico

Da alcuni anni in quest'area naturalistica si svolgono diverse attività, tese allo sviluppo di una cultura ambientale, mediante un programma di visite guidate per gruppi e scolaresche.
La progettazione del percorso naturalistico è in continua evoluzione, al fine di fornire, con metodologie ed approfondimenti diversi, sempre nuove opportunità educative e di svago.
Dal centro visite si sviluppa un ampio sentiero che fiancheggia il versante occidentale del bacino, per proseguire tra un'estesa zona a macchia mediterranea. Lungo il sentiero sono state adibite diverse aree di sosta, munite di una dettagliata segnaletica; alcune di queste consentono, ai visitatori, di osservare lo svolgersi delle diverse attività di pesca ed acquacoltura che quotidianamente si effettuano nelle acque del bacino; mentre altre facilitano la visione del lungo cordone di dune che separa la sponda orientale del bacino dal mare. Inoltre sono state accuratamente scelte diverse postazioni strategiche, prospicienti il bacino, dove, con il supporto di appositi capanni, è permesso l'avvistamento degli uccelli limitando al massimo il disturbo antropico. Mediante il sentiero si raggiunge un'estesa zona dalla rigogliosa vegetazione mediterranea, che può essere ammirata dall'esterno nella sua interezza ed anche in dettaglio, introducendosi tra gli arbusti meno fitti, qui è assicurato l'incontro con le numerose specie di lepidoteri, odonati, ortotteri, aracnidi e gasteropodi terrestri. La passeggiata naturalistica procede per diversi chilometri, tra una suggestiva vegetazione e tra i rumori di una natura incontaminata, fino a giungere nuovamente al centro visite.

attività di pesca imbarcazione lagunare  

Nel centro è possibile trovare le guide, la cartina dell'area naturalistica e quanto necessario per prepararsi alla visita, inoltre, in un'apposita sala, si può ammirare un piccolo museo, in cui sono custodite tutte le specie ittiche presenti nel bacino ed anche porre l'attenzione sul tipo di strumentazione utilizzata nella pesca in laguna come: bertovelli, lavorieri, reti, sciabiche, fiocine ed infine le antiche imbarcazioni lagunari. Inoltre il centro visite promuove diverse iniziative che richiamano l'attenzione di giovani ed adulti, organizza stage, seminari, scambi internazionali e corsi di formazione professionale rivolti alle diverse competenze disciplinari. Tutto ciò nell'intento di accrescere la conoscenza su questi complessi e particolari ecosistemi.

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